Acido polilattico: sculptra, Ganafill, lanluma, lenisna, olidia

L’acido Polilattico è una sostanza usata da molti anni in medicina per svariate applicazioni. Da qualche anno viene usata anche in medicina estetica per la correzione delle depressioni e delle rughe più profonde.

Praticamente si tratta di microparticelle di sostanza che vengono iniettate nel sottocute o più superficialmente nel derma in modo assolutamente omogeneo.

Ogni microparticella di acido polilattico provocherà la formazione di una mousse di collagene dello stesso individuo, provocando così il riempimento delle depressioni e delle rughe.

Questa tecnica è relativamente nuova ed è stata studiata per la correzione di grandi depressioni in particolare dai colleghi francesi.

È di fondamentale importanza la uniforme dispersione del principio attivo per ottenere risultati uniformi, pena la formazione di noduli sottocutanei che si riassorbono assai lentamente nel tempo. A mio parere, se si verificano, sono l’espressione di una tecnica non perfetta.

I risultati sono molto incoraggianti e può essere usato anche per quell’iniziale invecchiamento delle guance per il quale abbiamo poche armi al nostro arco.

Indicazioni:

  • Restituzione di volumi importanti per guance, zigomi, occhiaie, ma anche per l’avvizzimento del contorno inferiore del viso.
  • Per le rughe orizzontali del collo quando prevale lo svuotamento.
  • Per riempire le mani, gli spazi intermetacarpali.

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