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Ecocolordoppler carotideo e dei Tronchi Sopra Aortici (TSA)
Negli ultimi dieci anni la diagnostica vascolare ha assunto un ruolo importantissimo nella diagnosi di molte malattie, ma soprattutto delle malattie ischemiche cerebrali.
Gli ictus del cervello, fino a pochi anni or sono, capitavano come fulmini a ciel sereno, senza nessuna possibilità di prevenzione.
Con l’avvento dell’ecocolordoppler è possibile monitorare con estrema precisione l’evoluzione di una placca ateroscerotica che coinvolge la carotide.
Le carotidi sono le arterie che portano il sangue al cervello. Se a questo livello abbiamo delle placche aterosclerotiche corriamo il rischio che l’arteria col tempo si occluda completamente o che dalla placca ateroscerotica si stacchi qualche piccolo frustolino che va a occludere qualche piccola arteria nel cervello.
Placca carotidea della biforcazione
È inutile quindi sottolineare l’importanza della diagnosi precoce degli ispessimenti della parete interna arteriosa prima, quando ancora non esistono sintomi particolari, e della diagnosi della placca ateroscerotica poi, nella prevenzione della malattia ictale e delle malattie degenerative senili del cervello.
Attraverso questa metodica di indagine è possibile vedere con chiarezza le placche aterosclerotiche e prevenirne un eventuale peggioramento.
Ma è possibile anche calcolare con esattezza la quantità di flusso di sangue che passa attraverso una stenosi ( un restringimento) delle carotidi.
Negli anni è possibile monitorare il peggioramento della placca ateroscerotica, permettendo quindi di decidere quando intervenire chirurgicamente per pulire l’arteria. (per eseguire una tromboendoarteriectomia carotidea.).
Stenosi della biforcazione carotidea
al passaggio nella carotide interna
Questo è sicuramente uno dei campi nel quale la medicina ha fatto i progressi maggiori permettendo veramente di ridurre molti casi di ictus, malattia molto invalidante.
Sarebbe utile che tutte le persone ad una certa età, diciamo intorno ai 50 – 60 anni, si sottoponessero ad un esame a scopo preventivo.
Ma soprattutto le persone a rischio:
- fumatori
- chi ha parenti con malattie alle arterie (familiarità)
- chi sa di avere altre arterie malate.
- Chi ha la pressione alta, il diabete o la colesterolemia alta o altre malattie che notoriamente colpiscono le arterie.
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